Non Bruciamo il Futuro

Nuovo termovalorizzatore in Umbria, slittano i tempi per la pubblicazione dell’avviso

La giunta aveva affidato ad Auri il compito di redigerlo entro metà marzo. All’Autorità servirà ancora qualche mese

La giunta aveva affidato ad Auri il compito di redigerlo entro metà marzo. All’Autorità servirà ancora qualche mese

Da Umbria24, di Daniele Bovi, 4 Aprile 2024:

Per conoscere i dettagli dell’avviso pubblico relativo al nuovo termovalorizzatore bisognerà aspettare ancora qualche mese. Il 14 novembre scorso il consiglio regionale ha dato il via libera all’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti, nel quale uno dei punti centrali riguarda proprio la costruzione di un nuovo impianto – a servizio di tutto il territorio – per chiudere il ciclo. 

Quattro mesi Il compito di gestire tutta la procedura è stato affidato ad Auri, l’Autorità regionale per i rifiuti e l’idrico. Auri che «avvia, entro quattro mesi dall’approvazione del presente Piano – è scritto nel documento -, tramite avviso pubblico di manifestazione di interesse, la procedura per la progettazione, realizzazione e gestione dell’impianto di trattamento e recupero energetico». Dentro Auri però c’è chi fin da subito ha considerato troppo stretti i tempi fissati dal Piano, e infatti passati ormai 20 giorni dalla scadenza dei quattro mesi l’avviso ancora non c’è.

L’avviso L’Autorità al momento non è in grado di dire con precisione quando l’avviso sarà pubblicato: di sicuro servirà ancora qualche mese di tempo (con molta probabilità, meno di sei). Al di là del ricorso al Tar presentato a febbraio da Europa verde e Partito animalista, che pone il Piano tecnicamente sub iudice, lo slittamento è dovuto alla grande complessità di un’operazione che, tenendo conto di tutto, potrebbe arrivare al miliardo di euro. Le problematiche sono diverse e vanno per esempio dalla documentazione richiesta fino al nodo della localizzazione. 

I nodi A scioglierlo, secondo sindaci e Auri, avrebbe dovuto pensarci la Regione ma così non è stato e dunque, partendo dall’ormai famosa mappa che mostra le zone in cui l’impianto potrebbe essere costruito e quelle escluse, nell’avviso dopo essere stati attentamente analizzati tutti i vincoli, dovranno essere spiegati con grande precisione i fattori premianti e quelli escludenti. Insomma, un progetto molto complesso per il quale serve un po’ di tempo in più rispetto a quanto previsto; il tutto con l’obiettivo di fornire a chi investirà cifre importanti (anche solo per la progettazione) un quadro il più possibile chiaro e preciso.

I tempi Proprio con l’obiettivo di supportare chi si occuperà di tutta la procedura (dall’avviso fino all’aggiudicazione della gara), Auri ha affidato una serie di incarichi professionali: quasi 100 mila euro serviranno per una società di Milano con competenze specifiche in materia di project financing, mentre altri 158 mila serviranno per uno studio legale romano. Teoricamente secondo il Piano il nuovo termovalorizzatore dovrebbe essere realizzato entro il 31 dicembre 2027 «preferibilmente in aree già destinate a uso industriale o ad attività produttive commerciali». Sempre secondo i tempi dettati dal documento, entro il maggio del 2025 dovrebbe essere affidata la realizzazione e, a quel punto, l’aggiudicatario avrà 30 mesi di tempo per costruirlo.

Le scadenze Dentro ci finiranno i rifiuti urbani indifferenziati, gli scarti che arriveranno dal trattamento della frazione secca e di quella organica e «rifiuti speciali di provenienza regionale» come quelli ospedalieri o i fanghi degli impianti di depurazione delle acque. Il tutto «nel rispetto del principio di prossimità» e fino a un massimo di 160 mila tonnellate all’anno, senza obblighi di quantità minime. Altri punti salienti del Piano riguardano la riduzione della quantità di rifiuti prodotti (-4,4 per cento entro il 2035), differenziata al 75 per cento e indice di riciclo al 65 per cento entro il 2035 e conferimenti in discarica pari al 7 per cento entro il 2030.

Fonte: Umbria24

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